La moneta dei Maya
I primi utilizzi
I Maya, ufficialmente i primi a coltivarlo, lo hanno capito subito: i frutti dell'albero di cacao racchiudono un grande valore ed iniziano ad usarli come moneta di scambio. L'antico popolo dà ai magici semi il nome di “Theobroma”, cibo degli dei, e ne sperimenta subito le incredibili proprietà.
I preziosi semi erano lasciati ad asciugare al sole, fermentati, macinati con farina di mais ed aggiunti ad acqua e spezie. Quel succo nero e amaro viene chiamato xocolatl: xoc è il suono prodotto durante la lavorazione e latl significa acqua.
La magia del cacao
I Maya sono i primi a farsi sedurre dalla pianta che assaporano esclusivamente sotto forma di bevanda scoprendone sia gli altissimi valori nutrizionali che il potere curativo.
Quando gli Aztechi conquistano i Maya, ereditano il loro dolce segreto e ne restano affascinati. I sacerdoti iniziano ad utilizzarla nei loro riti magici mentre il famoso imperatore Azteco Montezuma la aromatizza con vaniglia e ne beve diverse tazze ogni giorno, certo che la bevanda lo aiuti a mantenere forza fisica.